“L’islam sciita crede che l’intelletto e la ragione costituiscano una fonte di conoscenza attendibile e in assoluta armonia con la rivelazione. Secondo alcune tradizioni, Dio ha 2 elementi certi: uno interiore, l’intelletto e l’altro esteriore, i profeti. Esiste un canone preciso presso i giuristi musulmani sciiti, ovvero che la ragione e la religione non sono in contrasto. Inoltre tutti concordiamo sul fatto che alla base della responsabilità dell’agire umano vi sia la possibilità di avere a disposizione una mente raziocinante. Se una persona è demente, non è considerata responsabile dei propri atti. Ciò ha delle ripercussioni anche sul piano religioso visto che da una persona sana e intelligente ci aspettiamo un comportamento pio e responsabile. La cieca e a-razionale imitazione degli antenati è condannabile in ambito islamico. La capacità raziocinante aiuta negli studi religiosi, soprattutto nel conseguimento di 3 mete: la comprensione degli elementi reali come l’esistenza di Dio, l’introduzione di leggi e norme morali per evitare la degenerazione della società, fissare degli standard ai processi logici e deduttivi.”

 Uno degli aspetti peculiari della dottrina islamica e dell’islam sciita in particolare è l’attenzione per la ragione e l’intelletto umano, soprattutto per l’interpretazione delle fonti dell’islam (Corano e Sunna). Di seguito riportiamo una parte del paragrafo intitolato “L’intelletto”, tratto da Mohammad Ali Shomali, Alla scoperta dell’islam sciita”:

 



Allah nei verseti 17 e 18 della sura Az-Zumar (I gruppi) parlando al riguardo afferma:”[Annuncia] la lieta novella a coloro che si separano dagli idoli per non adorarli e si inchinano ad Allah. Annuncia la lieta novella ai Miei servi, che ascoltano [attenti] la Parola e obbediscono a quanto di meglio essa contiene. Essi sono coloro che Allah ha guidato, sono i dotati di intelletto.”

 Il filosofo americano Muhammad Legenhausen, che lui stesso ha abbracciato la fede islamica parlando dell’importanza della ragione nell’islam dice:” quello che mi è interessato di più dell’islam, è che questa religione invita sempre I fedeli a conoscere e apprendere, e accoglie con pazienza le domande poste da qualsiasi individuo.”

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Diana Beatty è la neo-musulmana americana che dopo la sua conversione all’islam ha scelto il nome “Masumah”. Lei ci racconta come è arrivata a scegliere la fede islamica:” io sono nata in Colorado. La mia famiglia era Cristiana ma non molto praticante. Mio padre praticava il mormonismo. Il termine mormonismo deriva da Mormon, nome del profeta a cui viene attribuito il Libro di Mormon, testo che Joseph Smith pubblicò nel marzo del 1830 dichiarando di averlo tradotto in inglese da una antica e sconosciuta lingua. Mia madre invece seguiva il protestantesimo. Da ragazzina  ero affascinata e curiosa di conoscere Dio. Mi domandavo sempre se Dio esistesse davvero e se sì cosa si aspettasse da noi uomini. A quell’età ho cominciato a leggere imparzialemete I diversi testi cristiani e pian piano mi sono resa conto del paradosso che c’era in questa religione. In alcune parte della Bibbia Gesù veniva definito Dio. All’epoca pensavo che io non sapessi  abbastanza per comprendere tali concetti.”

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Masumeh ci spiega come ha conosciuto l’islam:” mi piaceva sempre conoscere e scoprire nuove culture. Pian piano mi sono venuta a conoscenza dell’islam. Avevo tante domande nella mia mente. Finchè un giorno ho conosciuto un musulmano. Mi chiedevo perchè la preghiera islamica venisse eseguita in un modo speciale. Quello che in cristianesimo non c’è.

A base degli insegnamenti cristiani, io avevo imparato di chiedere a Gesù quello che volevo e non dal Signore. Però io cercavo un rapporto più intimo con il mio Creatore. Quindi ho iniziato a leggere il sacro libro dei musulmani, ovvero il corano in inglese. Leggendo le storie dei profeti ebrei e cristiani in questo testo sacro mi sono rimasta molto sorpresa. Fino allora non sapevo del forte legame che c’era tra l’islam, il cristianesimo e l’ebraismo. Credevo sempre che l’islam, come l’induismo e il buddismo,  fosse solo una credenza orientale.

Nel corano Gesè è un grande profeta , creato dal Signore e non figlio di Dio.  Pian piano ho perso la mia credenza nella Trinità. Non potevo negare che Muhammad (as) sia stato un profeta. E dopo qualche mese di studio ho deciso di convertirmi all’islam”

 
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